Che cosa Vi chiedo? Pietà. Che cosa mi attendo? Che facciate di tutto per essere pietosi. Ed è una pietà che ruba nulla alla giustizia. Contro di lui il tempo ha peso diverso di quel che abbia contro gli altri uomini; contro di lui il carcere è punizione a dismisura più grave che per gli altri. Un giorno un mese un anno di reclusione per un essere sano sono ben diversi da un giorno un mese o un anno di reclusione per chi è come lui; e – se il castigo deve essere in proporzione al crimine, ma deve tener conto anche del soggetto – commisurate al momento della tragica contabilità le sofferenze alle quali andrà incontro Pettina durante l’espiazione.
In nome delle sue sofferenze, il mio appello alla Vostra pietà non dovrà sembrarVi l’esercitazione retorica d’un difensore inadeguato, ma l’urlo della mia umanità che si rivolge alla umanità di tutti Voi perché consideriate la sua sciagura: e non soltanto il suo delitto!