Judicare è scoprire, assodare, chiarire il movente vero, preciso e profondo del delitto, il gioco esatto delle forze interiori che lo scatenano e lo collocano nella infinita graduazione del male di cui l’uomo è capace e judicare, così intenso, non si può senza quella capacità di scrutare gli animi fino in fondo che è esclusiva di Dio, il Suo più vero attributo. Anche al giudice della terra noi diciamo che si affida l’ufficio del judicare, ma quanto questo è diverso, e quanto più modesto il raggio delle sue possibilità!