SOTTRAZIONE INTERNAZIONALE DI MINORE

Condannato a 6 anni e 8 mesi il padre marocchino che aveva sottratto la figlia minore in Italia. La pena, aumentata per la recidiva con sostenzione della patria potestà per 13 anni è sommata ad altissimi risarcimenti del danno in favore di madre e figlia.

Sottrazione internazionale di minore dall'Italia al Marocco – Riportata in Italia un’altra bambina

Grazie alla sinergia con la Procura di Bergamo, le Forze dell’Ordine italiane e marocchine, i rispettivi Ministeri, i Magistrati delle Autorità Centrali, il Consolato e l'Ambasciata italiana in Marocco, non ultimo l'esperto della Direzione centrale antidroga in Marocco e l’Interpol, siamo riusciti a riportare a casa una bambina, di soli 4 anni, sottratta dall’Italia nel novembre del 2013.

E’ il primo caso di applicazione della Convenzione dell’Aja del 25.10.1980 nei rapporti tra l'Italia e il Marocco.

Il nostro ringraziamento va agli uomini e alle donne che lavorano nell’ombra, in Italia e all’estero. Per la loro disponibilità e solerzia meriterebbero un nome scritto da qualche parte, ma sono abituati a rimanere nascosti per continuare a fare quel lavoro che oggi ci ha permesso di riportare un’altra bambina a casa.

Quindi semplicemente grazie, questa volta da parte di una mamma. Da parte nostra sempre.

Costa Concordia - Pubblicate le motivazioni della sentenza relativa al naufragio della Costa Concordia. Al Comune di Isola del Giglio riconosciuto anche il danno all’immagine

In data 13.07.2015 sono state depositate – nei termini della proroga di 60 giorni concessa dalla Corte d’Appello di Firenze – le motivazioni della sentenza emessa lo scorso 11.02.2015 nell’ambito del procedimento penale a carico di Francesco Schettino.

In punto di condanna al risarcimento dei danni subiti dal Comune di Isola del Giglio, il Tribunale ha riconosciuto la sussistenza di un danno patrimoniale conseguente ai costi sostenuti per la retribuzione dei propri dipendenti in relazione all’eccezionale esigenza di compiere attività straordinarie durante l’emergenza, la cui quantificazione è stata rimessa al giudice civile.

Riconosciuta, invece, una liquidazione provvisionale del danno all’immagine accogliendo la prospettata lesione dell’identità personale dell’isola.

Secondo i giudici, infatti, il diritto all’identità personale deve riguardare anche l’interesse di ogni soggetto ad essere identificato socialmente attraverso i tratti distintivi del proprio patrimonio personale e non già mediante associazioni con eventi delittuosi.

Non è contestabile, afferma il Tribunale, che a seguito del naufragio l’Isola del Giglio sia assurta alle cronache, nazionali e non, come “l’isola del naufragio della Concordia”.

Il territorio dell’isola, da sempre apprezzato per le sue peculiari bellezze paesaggistiche, a detta dei giudici, dovrà per molto tempo convivere con questo tipo di associazione che è certamente idonea a falsare la proiezione della sua identità nel sociale e l’isola sarà per molto tempo considerata come “l’isola del naufragio della Concordia”.